12 Gen Scaldabagno elettrico: come funziona
I continui aumenti dei costi relativi alle forniture di gas naturale possono portarci a scegliere di installare uno scaldabagno elettrico, grazie al quale è possibile utilizzare l’energia elettrica per riscaldare l’acqua sanitaria, cioè quella che utilizziamo per il bagno, la cucina e tutti quegli usi che non corrispondano al riscaldamento della casa. Rappresenta uno dei metodi tradizionali di produzione dell’acqua calda sanitaria e viene scelto, in genere, per la sua facilità d’installazione e manutenzione; inoltre costa poco e, soprattutto nei modelli di ultima generazione, ha consumi energetici ridotti.
Ovviamente, se risparmiamo sulla bolletta del gas potremmo aumentare il consumo di energia elettrica, quindi per fare scelte che non portino a nessun risparmio, dobbiamo conoscerne perfettamente il funzionamento e le vere potenzialità di utilizzo.
Funzionamento boiler elettrico e differenze
In commercio potete trovare diverse tipologie di scaldacqua elettrico: ad accumulo o istantaneo.
Nel primo modello l’acqua è raccolta all’interno di un serbatoio coibentato, una serpentina di rame in esso montata sviluppa calore, che viene ceduto all’acqua che si riscalda. A monitorare la temperatura è previsto un termostato, che ha il compito di regolare accensione e spegnimento della serpentina per preservare una temperatura costante, tra i 30° e 60° C. Questo modello è dotato di una valvola di sicurezza che protegge nel caso di eventuali guasti e, soprattutto, nel caso di un pericoloso aumento di pressione all’interno del serbatoio; per perfezionare l’utilizzo, l’utente può mischiare l’acqua riscaldata con quella fredda presente nell’impianto idraulico.
Nello scaldabagno elettrico istantaneo, invece, l’acqua viene riscaldata soltanto quando se ne ha bisogno e nella quantità necessaria allo scopo.
La differenza consiste nella potenza assorbita, di norma molto più elevata rispetto al boiler elettrico ad accumulo: può infatti raggiungere oltre 10 kW contro gli 1-2 kW dello scaldabagno ad accumulo.
Quale tipo di scaldabagno elettrico scegliere
La scelta di un modello piuttosto dell’altro va definita in base alle peculiarità di ogni scaldabagno.
- Preferiamo lo scaldabagno ad accumulo in quegli edifici dove non sono previste spese ingenti di energia elettrica per altri motivi. Questo tipo di boiler, infatti, durante la giornata assorbe molta corrente elettrica, l’acqua necessita di parecchio per essere riscaldata e tende a raffreddarsi rapidamente, comportando uno sforzo extra della resistenza (con conseguenti consumi energetici maggiori) per mantenerla a temperatura. È molto ingombrante, ma indicato per famiglie numerose, perché permette di limitare i consumi.
- Lo scaldabagno istantaneo è invece considerato a basso consumo e di dimensioni limitate, per cui può essere installato anche in spazi ridotti, anche solo per una piccola doccia. Non avendo un serbatoio, riscalda immediatamente l’acqua per mezzo di una potente resistenza che si attiva nel momento in cui viene aperto il rubinetto. È considerato uno scaldabagno elettrico a bassi consumi, ma impiega una potenza notevole: pertanto chi lo sceglie potrebbe dover potenziare il contatore elettrico, per evitare continui salti di corrente.
Scaldabagno a pompa di calore
Va sottolineata anche la possibilità di scegliere uno scaldabagno elettrico a pompa di calore, formato da un boiler ad accumulo in cui il riscaldamento avviene mediante una pompa di calore. Questo modello ha una maggiore efficienza rispetto alla resistenza fino a quando l’acqua raggiunge la temperatura di 50-55° C. Tra i 60° C e gli 80° C invece il riscaldamento viene effettuato ancora tramite la normale resistenza (la pompa di calore è meno efficiente a temperature elevate).
Scaldacqua a pompa di calore WHPS PDC DS + - Fondital
Scaldabagno elettrico: i consumi
Va puntualizzato che i consumi non sono identici per tutti i tipi di scaldacqua, ma variano in base alla qualità dei materiali che li compongono e alla loro efficienza. Ad esempio, può essere diversa la capacità del boiler di mantenere la temperatura dell’acqua all’interno del serbatoio, oppure possono esserci categorie energetiche diverse per l’entrata in funzione della resistenza di rame. Dunque, come si può vedere, benché il boiler elettrico sia un apparecchio che ha bisogno di un gran quantitativo di kW per funzionare, il consumo è interamente circoscritto ai momenti in cui l’acqua è al di sotto della temperatura richiesta dall’utente. Insomma, un buon consiglio, quando si decide di acquistare un boiler elettrico, è quello di non soffermarsi solo sul prezzo di vendita, ma di valutare anche altri parametri che possono essere significativi. L'acquisto di un boiler a basso prezzo può tradursi in un consumo sproporzionato e una spesa eccessiva per le nostre bollette dell’energia elettrica.
Come risparmiare energia elettrica con lo scaldabagno elettrico
Risparmiare in bolletta non è semplice, serve infatti scegliere la tariffa giusta e in linea con i propri consumi di energia. Il risparmio energetico è fondamentale, insieme alla scelta di elettrodomestici a basso consumo (come la caldaia elettrica), comportamenti corretti e scelte mirate.
Se possiedi un boiler elettrico, è possibile adottare alcuni accorgimenti per risparmiare sui consumi elettrici in bolletta.
Per famiglie poco numerose, in cui i membri non utilizzano spesso l’acqua, può essere utile considerare di spegnere il boiler elettrico di notte e nei giorni lavorativi in cui i membri della famiglia sono fuori casa. In questi casi, il consiglio è di spegnere il boiler elettrico e accenderlo solo quando se ne ha bisogno. Il consumo iniziale per il riscaldamento dell’acqua fredda sarà minore dei piccoli consumi per il mantenimento dell’acqua calda che si verificano in giornata.
Un altro buon trucchetto è quello di regolare la temperatura corretta del termostato in modo che sia sufficiente a garantire acqua calda senza incorrere in inutili sprechi. Per i mesi estivi, quando il clima è più mite, sono sufficienti 40° C. In inverno il termostato può essere regolato per una temperatura più alta (considerando anche la dispersione del calore dell’acqua attraverso i tubi), ma 60° C basteranno per il piacere di una bella doccia calda.
Per concludere, analizzate e definite bene le vostre esigenze, vi consigliamo di rivolgervi ad uno dei nostri punti vendita, qui i nostri professionisti saranno in grado di consigliarvi al meglio per un acquisto intelligente che vi aiuti nel tempo ad avere doccia calda e bolletta “fredda”.
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