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Progettazione impianto termico

Progettazione impianto termico

Per prima cosa dobbiamo chiarire cosa intendiamo per impianto termico, la nuova definizione introdotta con il decreto legislativo 10 giugno 2020, n. 48, è la seguente: "impianto tecnologico fisso destinato ai servizi di climatizzazione invernale o estiva degli ambienti, con o senza produzione di acqua calda sanitaria, o destinato alla sola produzione di acqua calda sanitaria, indipendentemente dal vettore energetico utilizzato, comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione, accumulo e utilizzazione del calore nonché gli organi di regolazione e controllo, eventualmente combinato con impianti di ventilazione. Non sono considerati impianti termici i sistemi dedicati esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria al servizio di singole unità immobiliari ad uso residenziale ed assimilate".

Viene eliminata la distinzione di potenza dei generatori, considerando impianti termici anche i generatori la cui potenza è inferiore a 5 kw. Questo comporta la necessità di far redigere il libretto d’impianto termico anche per queste tipologie.

Progettazione impianti termici

Impianto termico autonomo e centralizzato: La struttura

Mentre un tempo tra i sistemi di riscaldamento erano considerati anche le semplici stufe, o i caminetti, che riscaldavano un solo ambiente, oggi per impianto termico si considerano due precise strutture: l’impianto autonomo, capace di riscaldare tutti gli ambienti di un appartamento, e impianto centralizzato, capace di servire tutti gli appartamenti di un palazzo o interi edifici commerciali.

La struttura di queste due tipologie di impianti termici è costituita da:

  • Un apparecchio che esegue la combustione e genera calore, come la caldaia o, nel caso di impianti centralizzati, un sistema formato da uno o più generatori, come la classica centrale termica;
  • Il combustibile usato per il riscaldamento: gas, elettrico, solare, ecc;
  • Canna fumaria: in cui vengono evacuati i fumi;
  • Un canale di distribuzione del calore: acqua, aria o vapore;
  • Terminali che emettono il calore distribuito: termosifoni, termoconvettori, ecc.

Impianti termici e obblighi normativi

Tutti gli impianti termici del territorio nazionale sono sottoposti a dei vincoli e degli obblighi normativi, anche se per alcuni argomenti ogni regione ha una propria autonomia. Prima di tutto, ad ogni impianto termico deve essere associato il nome di un responsabile dell’impianto che ha la responsabilità di tutto ciò che riguarda l’esercizio, la manutenzione e i controlli dell’impianto. Gli altri obblighi riguardano:

  • Sistema di smaltimento dei fumi della caldaia: dopo il 31 agosto 2013 c’è l’obbligo di scaricare i fumi a tetto, quindi tutte le nuove installazioni dovranno prevedere in fase progettuale un sistema di scarico delle emissioni a un metro dal tetto;
  • Contabilizzazione e termoregolazione degli impianti termici centralizzati: un’adeguazione che andava fatta entro il 30 Giugno 2017;
  • Per ogni impianto termico che rientra nella definizione ufficiale deve essere compilato un libretto d’impianto;
  • Gli impianti termici devono essere sottoposti a periodici controlli di manutenzione sotto la direzione del responsabile dell’impianto;
  • Regole di accensione in base alle zone geografiche.

Viste le precedenti specifiche è chiaro che ogni impianto di riscaldamento e/o di climatizzazione è realizzato sulla base di un progetto redatto da un termotecnico (a meno di potenze inferiori ai 15 kW), che tiene conto delle caratteristiche dell'abitazione e delle esigenze personali della committenza.

Nel momento in cui si decide di intervenire su un impianto esistente, rinnovandolo in toto o, semplicemente, lavorando su una parte di esso, significa che si sta modificando un progetto originario e sarà quindi necessario realizzarne uno nuovo.

Infatti, come definito dal D.M. 22/01/2008 n. 37 art. 5 comma 1: "per l’installazione, la trasformazione e l’ampliamento degli impianti di riscaldamento, di climatizzazione, di condizionamento e di refrigerazione di qualsiasi natura o specie, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e delle condense, e di ventilazione ed aerazione dei locali è obbligatorio redigere un progetto".

Chi può redigere un progetto di impianto termico?

Ciò che è esplicitato nel decreto è che il compito spetta a un professionista iscritto agli albi professionali, secondo la specifica competenza tecnica richiesta o, in alternativa, al responsabile tecnico dell'impresa installatrice.

Quindi, se l’installatore ha le competenze professionali adeguate, può adempiere a quest'obbligo di legge.

Accanto al progetto, un ulteriore elemento che va considerato e che l’impresa abilitata deve rilasciare la dichiarazione di conformità (DiCo), ossia un documento obbligatorio che descrive come è stato realizzato l'impianto e che garantisce che chi lo ha realizzato ne abbia i requisiti tecnici e l'esperienza.

Progetto impianto termico

Nel caso in cui si debba rifare solo parte degli impianti, la dichiarazione di conformità rilasciata sarà relativa alla sola parte modificata.

Per riqualificare gli impianti termici esistenti ci sono numerose misure incentivanti caratterizzate da diversi requisiti di accesso; le principali misure nazionali sono le detrazioni fiscali, il Conto Termico e, per interventi di maggiore entità, i Titoli di Efficienza Energetica.

Quindi, se avete intenzione di rinnovare il Vostro impianto, Vi consigliamo di rivolgerVi ad un buon progettista, che affiancato dal Vostro idraulico e dal personale dei nostri punti vendita, potranno guidarVi verso la scelta migliore, in base alle Vostre esigenze, sia a livello energetico che economico.

Per maggiori informazioni si consiglia di consultare sempre il sito delle Agenzie delle Entrate o il Mise.

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