13 Dic Riconoscere e risolvere i ponti termici
Un ponte termico è una zona di un edificio in cui si verifica un'alterazione del flusso di calore rispetto alle aree circostanti. Questo accade solitamente dove materiali con diverse capacità termiche si incontrano, creando un percorso più facile per la dispersione di calore. In pratica, un ponte termico è un punto debole nell'isolamento termico dell'edificio.
I ponti termici sono quindi specifiche zone di una costruzione dove si ha una maggiore dispersione di calore rispetto alle altre aree; in queste zone la resistenza termica è inferiore, portando a perdite di energia, abbassamenti di temperatura e potenziali problemi come la formazione di condensa e muffe.
Cosa sono i ponti termici?
Un ponte termico si verifica quando vi è una discontinuità nell’involucro edilizio (muri, tetti, pavimenti), ovvero quando la trasmissione del calore non è uniforme. Questo può avvenire per vari motivi, come differenze nei materiali, geometrie complesse o soluzioni costruttive inadeguate.
I ponti termici interferiscono con il processo di conduzione (trasmissione del calore attraverso i materiali solidi): in corrispondenza di un ponte termico, l’isolamento risulta insufficiente o non uniforme, questo fa sì che il calore fuoriesca più rapidamente dall’interno dell'edificio verso l'esterno in inverno (o viceversa in estate). Da ciò nascono implicazioni negative sia per l'efficienza energetica che per il comfort abitativo.
Classificazione dei ponti termici
I ponti termici si dividono in tre categorie principali: strutturali, geometrici e materiali.
Ponti termici strutturali
I ponti termici strutturali si verificano quando le soluzioni prevedono la compresenza di materiali con differenti proprietà di conducibilità termica. Questo avviene tipicamente nelle strutture in cui elementi portanti in calcestruzzo o acciaio si interfacciano con l’isolamento termico.
Alcuni esempi possono essere travi e pilastri in cemento armato o connessioni tra solai e pareti esterne.
Ponti termici geometrici
Questi ponti si manifestano in corrispondenza delle discontinuità geometriche dell’involucro edilizio: le superfici esterne e interne non si corrispondono perfettamente e in queste aree si creano delle differenze di flusso termico tra interno ed esterno. Alcuni punti critici possono essere gli angoli degli edifici, i balconi o le logge.
Ponti termici materiali
Questi ponti sono causati dall’utilizzo di materiali con differenti capacità di isolamento termico messi a contatto tra loro; gli esempi più comuni sono dati dall’uso di finestre e telai metallici.
Esempi pratici
I ponti termici non sono solo un concetto teorico, ma si manifestano in situazioni concrete che riguardano la struttura e i materiali di un edificio. Riconoscere queste situazioni è fondamentale per adottare soluzioni efficaci e migliorare l’efficienza energetica degli ambienti. Ecco alcuni esempi pratici dove i ponti termici si verificano più frequentemente.
- Serramenti (finestre e porte): le giunzioni tra i serramenti e la muratura sono punti critici per la dispersione del calore, soprattutto se non è presente un isolamento continuo o se i telai sono in metallo senza taglio termico.
- Balconi: se la struttura del balcone è una continuazione del solaio interno, senza un'adeguata coibentazione, si verifica una forte dispersione del calore, soprattutto nelle stagioni fredde.
- Collegamenti tra tetto e pareti esterne: questa è una delle zone più comuni dove si formano ponti termici, poiché spesso l'isolamento del tetto non è ben raccordato con quello delle pareti.
- Scale esterne: come i balconi, se la struttura della scala esterna è collegata direttamente all'edificio senza adeguato isolamento, si creano ponti termici che facilitano la dispersione di calore.
Conseguenze per l’edificio e le persone
I ponti termici hanno effetti significativi sull’edificio:
- Dispersione energetica: l’aumento delle perdite di calore porta a un maggiore consumo energetico.
- Condensa e muffa: poiché la temperatura superficiale nelle aree di ponte termico è inferiore, può verificarsi la formazione di condensa, che crea condizioni favorevoli per la crescita di muffe.
- Comfort abitativo ridotto: le aree interne vicino ai ponti termici risultano spesso fredde (o calde d’estate), generando disagio termico per gli occupanti.
Esistono anche delle conseguenze a lungo termine:
- Riduzione della durata dei materiali: L’umidità e i cicli di condensa possono ridurre la vita utile di materiali come l’intonaco o il legno.
- Problemi di salute: La presenza di muffa e umidità può causare problemi respiratori e allergie, specialmente per i soggetti più vulnerabili, come bambini e anziani.
Soluzioni pratiche per contrastare i ponti termici
Evitare la formazione di ponti termici è essenziale per migliorare l'efficienza energetica di un edificio, mantenere un comfort abitativo ottimale e prevenire problemi di condensa e muffa. Ecco alcune delle principali soluzioni e strategie per ridurre o eliminare i ponti termici:
1. Isolamento continuo e adeguato
La chiave per prevenire i ponti termici è garantire un isolamento termico continuo e uniforme su tutte le superfici esterne dell'edificio.
Questo comporta:- Isolamento a cappotto esterno: L'applicazione di pannelli isolanti sull'intera superficie esterna dell'edificio crea una barriera termica omogenea, riducendo al minimo le interruzioni termiche.
- Isolamento delle giunzioni: Le giunzioni tra pareti, tetti, finestre, porte e pavimenti sono zone critiche dove si verificano spesso ponti termici. È fondamentale isolare adeguatamente queste aree, con materiali isolanti specifici o giunti termici.
2. Uso di materiali a bassa conducibilità termica
I materiali da costruzione con un'elevata conducibilità termica, come il cemento armato, possono favorire la formazione di ponti termici. Per minimizzare questo effetto, si può:- Utilizzare materiali isolanti come il poliuretano espanso, la lana di roccia o il polistirene espanso nelle aree soggette a ponti termici.
- Utilizzare blocchi termoisolanti che incorporano materiali con bassissima conducibilità termica.
3. Infissi ad alte prestazioni
Le finestre e le porte sono punti particolarmente vulnerabili per i ponti termici. Per ridurre le dispersioni di calore attraverso questi elementi, è consigliabile:- Utilizzo di infissi con doppio o triplo vetro;
- L’utilizzo di telaio di finestre e porte realizzato con materiali a bassa conducibilità termica o dotati di un sistema di interruzione del ponte termico.
4. Progettazione accurata degli angoli e delle giunzioni
Gli angoli tra pareti e soffitti, le giunzioni tra le diverse parti della struttura, come balconi o terrazze, sono zone ad alto rischio di formazione di ponti termici. È necessario:- Prevedere, in fase di progettazione, un isolamento adeguato negli angoli e nelle giunzioni, con materiali termoisolanti che coprano queste aree in modo continuo.
- Interrompere il ponte termico del balcone, utilizzando materiali isolanti tra il balcone e la struttura interna.
5. Barriere termiche
In alcuni casi, si possono applicare delle barriere termiche nei punti in cui il ponte termico è inevitabile (come nei pilastri e travi in cemento armato o nelle giunzioni tra strutture portanti). Queste barriere termiche interrompono la continuità del trasferimento di calore attraverso i materiali ad alta conducibilità.6. Tetto e solai isolati
Il tetto e i solai sono altre aree critiche per la formazione di ponti termici. Per prevenirli si consiglia un adeguato strato di isolamento nel sottotetto o nel tetto piano per ridurre la dispersione termica verso l'altoo la creazione di tetti ventilati, di modo che si crei uno spazio d’aria tra il manto impermeabile e lo strato isolante, riducendo le variazioni termiche.7. Tecnologie moderne e avanzate
L'industria delle costruzioni offre oggi tecnologie avanzate per combattere i ponti termici, come i giunti termoisolanti prefabbricati e i componenti con interruzione del ponte termico per balconi e strutture sporgenti.
Identificazione e calcolo dei ponti termici: tecniche e strumenti
Capire se esiste un ponte termico è facile quando siamo di fronte a condensa o muffa; senza però arrivare a questa situazione, se abbiamo dubbi possiamo commissionare un audit energetico con una diagnosi termografica. Le termocamere rilevano le aree dove il calore fuoriesce più velocemente, permettendo di intervenire in modo mirato.
Una volta scoperto dove si trovano, un tecnico professionista sarà in grado di calcolare i ponti termici: operazione complessa che mira a quantificare la dispersione termica in corrispondenza di aree dell'involucro edilizio dove l'isolamento è meno efficace o disomogeneo. I ponti termici possono avere un impatto significativo sull'efficienza energetica degli edifici e sono regolamentati dalle normative edilizie (come la normativa UNI EN ISO 10211).
In alcuni casi, anziché calcolare il ponte termico per ogni singolo dettaglio, si possono utilizzare valori standard indicati dalle normative (ad esempio, la UNI EN ISO 14683 fornisce valori tabellari per diversi dettagli costruttivi comuni). Tuttavia, queste stime possono non essere altrettanto precise quanto una simulazione specifica dei ponti termici.
In sintesi, il calcolo dei ponti termici è un processo che quantifica la dispersione termica attraverso aree critiche dell'involucro edilizio. Può essere eseguito manualmente con formule per trasmittanza termica e flusso termico, ma oggi si ricorre spesso a software di simulazione termica per ottenere risultati più accurati e ottimizzare la progettazione termica degli edifici.
Come mitigare i ponti termici
Per prevenire la dispersione energetica e migliorare il comfort, è essenziale identificare e risolvere i ponti termici. Di seguito, esploreremo le principali soluzioni per mitigare i ponti termici.
- Isolamento continuo: l'uso di un sistema di isolamento a cappotto che copra in modo continuo tutte le superfici esterne, riducendo le discontinuità nei punti critici.
- Tagli termici: nelle strutture come balconi, tetti o pilastri, l’utilizzo di appositi materiali isolanti che interrompono la continuità del materiale conduttivo riduce il passaggio del calore.
- Finestre ad alte prestazioni: telai con taglio termico e doppi o tripli vetri migliorano l’isolamento termico rispetto ai serramenti tradizionali.
- Correzione delle geometrie: progettare dettagli costruttivi che minimizzino gli angoli o i punti di connessione dove si potrebbero verificare ponti termici geometrici.
Avere un ponte termico comporta non solo una perdita di efficienza energetica, ma anche potenziali problemi di salute e deterioramento della struttura dell’edificio. È quindi fondamentale identificare e risolvere i ponti termici durante la progettazione o attraverso interventi correttivi per migliorare il comfort abitativo e ridurre i costi energetici.
FAQ
Che cosa è il ponte termico?
Un ponte termico è una zona di un edificio in cui si verifica un'alterazione del flusso di calore rispetto alle aree circostanti.
Come si risolve il ponte termico?
Garantendo un isolamento termico continuo e uniforme su tutte le superfici esterne dell'edificio.
Come verificare i ponti termici?
Si può verificare con una ispezione visiva o con una termocamera.
Come si riconosce il ponte termico?
Si può riconoscere per la creazione di condensa o muffa, a contatto toccando la parete è più fredda rispetto alle zone circostanti o si possono sentire dei flussi d’aria diversi.
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